martedì 19 febbraio 2008

domenica 17 febbraio 2008

un sabato sera di ordinaria molestia

é sabato sera, casa di Angela, ricorrenza il compleanno di Loris. presenze una quindicina circa.

per i primi 30/45 min tutto procede liscio e tranquillo, poi iniziano gli shot di Rhum, Gin e Whisky e la situazione degenera. intorno alle 22 almeno 2 terzi dei presenti sono ubriachi, la musica é a palla e il volume delle nostre voci anche. si balla, si canta, si urla, si inscenano balli pseudo erotici, le luci sono bassissime, sembra il covo di gente uscita da un manicomio. i vicini intorno alle 23 cominciano a bussare sui muri, ma vengono totalmente ignorati.... almeno fino a quando passano dal tirare pugni sui muri a tirarli sulla porta. a quel punto mi carico la responsabilitá sulle spalle e decido di andare ad aprire la porta.
mi si presentano dinnanzi 2 tizi, uno losco con la faccia da russo che io, annebbiato dai fumi dell'alchol, vedo di statura bassina e robusto poco piú di me (il giorno dopo mi hanno svelato che un suo braccio era piú grosso di una mia coscia), l'altro sembra canadese, si posiziona dietro al russo leggermente defilato sulla mia destra e sembra volerlo trattenere. francamente l'esatto contenuto dell' "amichevole" discussione non me lo ricordo per intero, ma grazie a racconti successivi posso dire che il tizio si presenta subito minaccioso e rissoso, benché la mia prima frase fosse stata "sí lo so, avete ragione ora ce ne andiamo fuori". inutile perché il russo inizia aggredendo e minacciando "ma lo avete un orologio?? I will kill you all"... a quel punto io da remissivo e colpevole mi inalbero un attimo (tanto é poco piú robusto di me.... e soprattutto tanto in casa siamo 5 uomini... peccato che non mi fossi accorto che nessuno degli altri 4 avesse fatto un solo passo verso la porta) e gli rispondo "ok, adesso non c'é bisogno di diventare violenti!! non c'é bisogno di minacciare". il russo mi si avvicina con intenzioni bellicose ma si intromette Angela che mi tira indietro, si scusa ancora, promette che ce ne andiamo e chiude la porta.

ok é il caso di uscire. ci infiliamo in 3 taxi, io vengo tirato dentro a quello con Angela, Liana e Nevila, mi siedo davanti e reggo per 10minuti. poi non gliela fo piú e intimo al tassista di fermarsi che non mi sento tanto bene.... Ci fermiamo a 200 metri dal locale dove stavamo andando e le ragazze scendono con me. Io mi pianto con la spalla sinistra appoggiata a un palo e non mi schiodo piú... gli altri a turno provano a staccarmi per trascinarmi nel locale ma io non riesco a muovermi e nemmeno a girarmi. mi si addebita la seguente affermazione totalmente priva di senso e rivolta a chi inizialmente proponeva di portarmi a casa: "I don't want to go to bed, I want a Heineken"....

dopo qualche trattative entrano tutti tranne Angela, che decide di accompagnarmi a casa sua su un taxi per poi tornare al locale con gli altri.... povera illusa.... non lo avesse mai fatto....
non so come, mi convince a salire su un taxi... facciamo 500metri e io gli intimo ancora l'alt, scendiamo e il taxi se ne va... fuori ci sono -10 gradi e c'é neve su tutti i marciapiedi. io ovviamente non sento stanchezza né freddo e ma solo bisogno di camminare, oltre che di ingurgitare neve fresca (pulita.... ndr) e cosí costringo angela a camminare per quasi 1km, lei vestita di gonna e tacchi alti..... che uomo!!!! dopo 1km stremata mi implora di provare con un altro taxi, ok proviamo.... 500 metri e ho bisogno di saltare giú.... non ci resta che camminare, mentre si fa strada dentro di lei un astio profondo nei miei confronti..... io le donne proprio non le capisco....

stavolta camminiamo la bellezza di 3km, dopo di che angela, ormai prossima all'annichilimento mi impone l'ennesimo taxi. io mi impegno con tutto me stesso e riesco a percorrere ben 5km, ma poi devo nuovamente supplicare l'alt al tassista. ma ormai siamo a 400 metri da casa. angela é ridotta ai minimi termini, con principi di assideramento e con le scarpe in stato irriconoscibile. percorriamo l'ultimo tratto tremando e finalmente ci infiliamo nel portone e poi nell'appartamento. io collasso sul letto immediatamente e per lei ovviamente uscire é diventato impensabile.

brutta cosa i compleanni!!!