domenica 7 novembre 2010

odissea 2010 a Cleveland, Ohio

dunque rieccomi..non che mi sia tornata l'ispirazione pero' ho qualcosa da dire... o meglio qualcosa da raccontare.
si tratta del mio viaggio a Cleveland, scusa ufficiale: conferenza trimestrale del reparto vendite.
scusa ufficiosa: figata finalmente una 3-giorni in cui possiamo bere, ruttare, fare le 4 del mattino, andare a mignotte lontano da casa e chi piu' ne ha piu' ne metta.
iniziamo con l'elencare i protagonisti del viaggio, gia' quasi tutti nominati in post precedenti ma si parla di tanto tempo fa quindi vi rinfresco un po' la memoria:
- cocco (me medesimo ahime')
- Ken (il mio capo)
- BJ (il fratello scemo del mio capo...un momento...perche' forse che ha dei fratelli furbi????)
- Punjab (mio collega indiano logorroico che si occupa di export come me e che era una personcina x bene appena arrivato in Canada ma ormai 16 mesi con Ken lo hanno rovinato e reso un semi-mostro)
- Octo (indo-africano con dono della comicita' che prima vendeva auto usate x Ken e da circa 1 annetto e' stato assunto da noi nel settore dell'acciaio... e' anche colui che ando' ad acquistare la Saab che volevo comprare io e tento' di vendermela x 1000$ in piu' di quanto stavo x pagarla io)
- Ciccionazzo (mio collega ciccione che credo di non aver mai nominato, arrogante, saccente, delfino di Ken, ruffiano e leccaculo, oltre che ruttatore folle)
- Cojak (neo assunto, amico di Ken, eta' circa 50, molto simpatico, una delle poche persone che mi piace davvero qui dentro, era presente anche in uno dei miei ultimi post, quello della serata di San Patrizio)
- il polacco (altro neo assunto, eta' 40, che lavora in un ufficio che Ken ha appena aperto in uno stato del sud degli USA, e' amerigheno ma di origini polacche)

la partenza e' fissata x giovedi 4 Novembre alle ore 12 dal nostro ufficio, il mezzo: un camper gigantesco, 8 posti letto, affittato x l'occasione e guidato da Cojak. A bordo siamo 6: io, Cojak, Ciccionazzo, Punjab, Octo e Ken. Tutti gli altri giungeranno a destinazione in altre maniere.

La prima fermata e' al duty free al confine tra Canada e USA, appena prima di entrare negli States. io ne entro x una capata al WC e l'acquisto di un caffe'. Ne siamo usciti con:
3 casse da 12 birre l'una
2 bottiglie di Vodka Grey Goose
2 bottiglie di vino
soda
redbull
clamato juice (una porcata indicibile: un succo di pomodoro misto a spremuta di vongole e aggiunta di spezie piccanti con cui ci fanno cocktails a base di Vodka, molto popolare qui in Canada, a me viene da vomitare solo a guardare la lattina).

Il tutto x abbeverare 6 persone su un camper in un viaggio di 5 ore fino a Cleveland, scontato dirlo no?
Partiamo dal confine sono circa le 16.30. Arriviamo a Cleveland intorno alle 20.30, io ho bevuto solo un paio di vodka-soda, gli altri decisamente qualcosa in piu'.
parcheggiamo il pullman vicino al ristorante dove abbiamo appuntamento con gli altri della ditta e quelli della ditta acquisita di recente da Ken che ha sede appunto a Cleveland, in totale siamo una ventina di persone. Il ristorante in realta' e' un locale dove si gioca a bowling e nel frattempo ti servono da mangiare...ovviamente non primi e secondi ma pizze marce, calamari fritti, e porcate simili.giochiamo a bowling un 2/3 ore, spizzichiamo gli stuzzichini immangiabili che ci vengono serviti, si beve a gogo', poi verso le 23.30 tutti quelli della ditta di Cleveland portano via i maroni, come al solito rimaniamo noi highlander canadesi. si esce di li si va in una discoteca un isolato piu' avanti, tempo di ordinare un drink e Ken sparisce fagocitato dalla folla, dalla musica e dalle luci. tempo mezzora e si esce perche' l'eta' media del luogo e' troppo bassa x l'eta' media dei miei colleghi. usciti da quel bordello (Ken non reperibile, lo si e' lasciato nella discoteca) io prendo la fuga e mi dirigo all'albergo a piedi, ore 12.30. nanna
il mattino dopo sveglia alle 7.30, inizio riunione alle 8.30, ospite a sorpresa tal Sam Rutigliano, ex allenatore della squadra di football di Cleveland della NFL, originario di Bari,considerato un mito. poi si tira avanti fino alle 16. a quel punto ci si ritrova al bar (e dove se no?) ma io mi defilo e vado in camera da letto a farmi i cazzi miei e cercare di prendere energie in vista della lunga nottata che mi aspetta. alle 18 incontro gli altri nella lobby dell'hotel perche' alle 18.30 c'e' un tavolo prenotato presso un ristorante rinomato. arrivati al ristorante ci e' stata riservata una sala intera a parte con bancone bar privato (ovvio no?). Si chiacchiera x 1h e mezza al bar, si beve e fondamentalmente ci si annoia. poi ci si siede e si mangia.. e si beve ancora. io riesco a contenere l'alchol a solo 2 screw-drivers e 2 bicchieri di vino.

sul finire della cena si cominciano a intravvedere i primi risultati di tutto l'alchol trangugiato. Ciccionazzo si sta addormentando seduto sulla sua sedia paonazzo in volto, Ken ha assunto il suo tipico sguardo ebete da "9 bicchieri di vino e zero cibo" e si aggira per la sala vaneggiando a destra e a manca, BJ e Octo hanno offerto 2 drink a 4 ragazze nere sedute nel tavolo immediatamente fuori dal nostro prive'. peso medio delle 4 fanciulle: 95 kg ciascuna. La fame e' cieca.
A un certo punto arriva di gran carriera Cojak e mi informa che e'-in-arrivo-un-taxi-che-ci-porta-al-Brothers-Lounge-locale-troppo-fico-che-mi-han-consigliato-il-mio-amico-Billy-e-la-mia-amica-Kelly-che-ho-appena-conosciuto-qua-fuori-mentre-fumavo-una-siga-poi-ci-raggiungono-anche-loro. Ok Cojak, se lo dici tu!
Arriva il taxi che doveva caricare 7/8 persone ma Ken e' troppo ubriaco per fargli capire la parola "andiamo" quindi lo lasciamo li a parlare, Octo e BJ sono impegnati a rimorchiare i 4 cofani neri, quindi sul taxi saliamo solo io, Cojak, Punjab e il mio room mate di Chicago, che pero' avendo 60 anni si fa lasciare all'albergo. arriviamo al locale e dentro ci sono si e no 10 persone sedute ai tavoli, musica quasi nulla, ci prende lo sconforto ma io vedo un tizio aprire una porticina in fondo al locale e uno sprazzo di luci e musica, ci fiondiamo e per fortuna il locale vero e proprio era quello, l'altro mortorio era solo un anticamera x i piu tranquilli. subito il locale sembra carino, abbastanza pieno, una band che suona live, arredamento fico... ordiniamo da bere mentre aspettiamo gli altri e una tipa sulla 40ina, alticcia mi si presenta dal nulla come se fosse la cosa piu' ovvia da fare, Cojak e Punjab si avventano come delle faine e si presentano a loro volta e si inizia a chiacchierare con la tizia mentre il tizio che era seduto con lei al bancone del bar ci guarda a meta' tra l'interdetto e l'alterato.
Mentre io sto lentamente realizzando che il locale altro non e' che una specie di country club, con musica anni 60 e che l'eta' media e' tra i 55 e i 60 anni, sopraggiungono al bar il mitico Billy con la fantastica Kelly con quell'aria da eroi che tutti noi dobbiamo ringraziare x averci fatto conoscere quel paradiso terrestre di locale... io tra me e me penso: ma andatevene a fare in culo voi, la sigaretta galeotta che mi ha fatto finire in sto posto sfigato e sto posto sfigato medesimo.
Tempo 5 minuti arriva il resto della ciurma, Ken, Ciccionazzo e altri 2. Appena si rendono conto del tipo di locale si galvanizzano immediatamente, mollano la giacca sulla sedia e si danno a balli giulivi manco fosse un concerto degli U2. Ken e' in stato pietoso, ordina una birra e poi si mette a vagabondare nel locale in uno stato di equilibrio molto precario rovesciando birra un po' per terra e un po' sulla gente, ogni tanto gli prende il raptus, posa la birra e inizia a ballare in maniera scomposta che sembra un misto tra Capoeira, Sumo e una posa che sembra dire "madonna che pallonata che mi hanno tirato nei coglioni me li devo tenere stretti mentre sono piegato in due". Una cosa inquietante che attira sguardi attoniti soprattutto da parte di ragazze a cui lui si avvicina, non si capisce bene se nel tentativo di conquistarle con questo ballo delirante o di far loro cambiare locale.
io tra me e me penso: qui stasera va a finire male, Ken si fa buttare fuori dal locale o se va bene fa qualche figura di merda colossale. Stavolta, contrariamente alla serata di S. Patrizio, non ho alcuna intenzione si stare ad assistere alla scena e tanto meno di fargli da guardia personale. appena dopo che Ken passa dalla mia postazione, mi guarda, sorride ebete, mi passa una mano sui capelli e mi dice: non me ne frega niente di te, io stasera vado fino in fondo (il suo motto), non me ne frega niente di te... mi alzo e mi dirigo all'uscita, nauseato da lui e dal locale balera in ci mi trovo. vengo raggiunto dal polacco, alla sua prima conferenza e quindi un po' sotto shock, seppur ben bene ubriaco pure lui e insieme chiamiamo un taxi. All'una siamo all'albergo, dove prima di scendere dal taxi notiamo BJ e Octo scendere da un altro taxi e recarsi in un pub affianco all'hotel, probabilmente la serata da sogno con le 4 amazzoni e' andata buca.

Il mattino dopo il programma e' di andare a visitare il centro di servizio della ditta acquisita che si trova poco fuori Cleveland e poi partire alla volta di Toronto. Tempo di fare colazione e salire sul camper, che inizia una bufera di neve assurda che mi fa temere di rimanere bloccati negli USA fino al giorno dopo. Mentre ci dirigiamo al centro di servizio, sono le 11.30 del mattino Ken cosa puo' mettersi a fare se non trangugiare un po' di birra?!? giusto per passare il tempo e far passare l'hang over.
siccome il tizio che deve farci fare il tour e' in ritardo, Ken decide di fermarsi qualche km prima...in un bar...per bere 2 birre mentre aspettiamo. senza parole. aspettiamo mezz'ora nel bar e quando il tizio arriva, ovviamente non si puo' partire prima che lui abbia bevuto almeno una birra, e quindi altri 20 minuti in sto cazzo di bar, mentre fuori imperversa la bufera e la situazione delle strade si fa preoccupante e il mio umore sempre piu' nero.
finalmente risaliamo sul camper e arriviamo al centro di servizio, il tizio pero' si accorge di avere le chiavi sbagliate e quindi e' costretto a chiamare il responsabile del magazzino, il quale afferma di abitare a 20min da li e che si sarebbe precipitato a portarci le chiavi giuste. invece che 20min, ne trascorrono 45 e ovviamente nell'attesa che si fa? si sale sul camper, ci si accomoda al caldo e si beve ancora birra. x passare il tempo iniziano una serie di racconti da parte di Ken, di Octo e di Tizio-di-Cleveland riguardo a certe loro epiche avventure notturne di cui preferisco non proferire parola, ma ho sentito cose in quei 45 minuti che voi umani non potete nemmeno lontanamente immaginare (e neanche lo volete).
alla fine, terminato il tour ci rimettiamo finalmente in viaggio, tra una birra e l'altra e mentre ci avviciniamo alla cittadina sul confine di nome Buffalo, Ken finisce una telefonata e annuncia: ci fermiamo un'oretta x salutare il mio amico Mahmoud (nome di fantasia come al solito) che si trova a Buffalo in un bar con 2 tipe, ha detto che ci offre 2 birre....... le orecchie e quel punto cominciano a fumarmi, e' sabato, e' uno dei 2 giorni che ho liberi nella settimana, dovremmo essere a casa al massimo alle 18 (invece non ci saremo prima delle 22) e tu mi vieni a rompere i coglioni col tuo amico del cazzo che e' in un bar del cazzo a bere 2 birre del cazzo con 2 zoccole di turno?????
Arrivati a questo ennesimo bar io decido di non scendere nemmeno dal camper e di buttarmi sul letto a guardare un film sul mio Mac. si fottano Mahmoud, le birre e le 2 tipe. E anche Ken.
finalmente verso le 18 ritornano al camper, si riparte, si ricomincia a bere birra e cocktail a base di clamato e vodka, io insegno a Octo, Ciccionazzo e Punjab il gioco della Cirulla, il volume delle voci diventa assordante a causa dell'inimmaginabile quantita' di alchol in corpo, perdiamo 2 ore alla dogana per tornare in Canada e finalmente alle 21.30 giungiamo all'ufficio dove avevamo lasciato le nostre automobili 2 giorni prima. io salgo in macchina destinazione casa, saluto Ken il quale mi dice: io faccio un passo al bar qui di fronte, bevo 2 birre e poi vado a casa. no comment.

questa e' la vita di un alcolizzato che ci lascera' le penne entro non molto tempo se non si rimette in carreggiata e alla svelta.

e qui si conclude anche la mia 2 giorni a Cleveland. sono sempre di meno le cose che mi mancheranno quando verro' via da qua.

alla prossima puntata

p.s. il mio permesso di lavoro che la mia consulente per l'immigrazione mi ha spedito per posta e' andato perso, mai arrivato......

2 commenti:

Unknown ha detto...

cosa dire cocco..condivido appieno la tua considerazione...quindi...o siamo in due a essere bigotti...oppure piu' semplicemente sono tutti fuori!!!dai...mi fa quasi rabbia leggere di come si comportano alcuni personaggi del tuo blog...poi il boss...uhmmm....
sempre li'si torna, non si sta meglio in italia???

Dria ha detto...

Vero...pure io non capisco cosa si possa provare a bere alcolici....mah...un giorno di questi proverò ad assaggiare una birra,giusto per capire l'effetto che fa...